Zeiss Ikon

Zeiss Ikon AG, Dresden & Stuttgart, Germany

Carl Friedrich Zeiss, nato a Weimar l'11 settembre 1816, inizia la propria attività il 17 novembre 1846 a Jena (Germania), in Neugasse al numero 7. Qui apre un'officina per la produzione di strumenti meccanici di precisione, lenti ottiche e semplici microscopi (già nel primo anno di attività ne venderà 23). Nel settembre del 1847 Zeiss sposta la sua attività in locali più grandi in Wagnergasse 32: l'attività si allarga ed è quindi costretto ad assumere il suo primo lavorante, un apprendista. Tra i suoi primi clienti si conta anche l'Università di Jena da cui riceve l'incarico di costruire e riparare strumenti scientifici. Zeiss inizia ad apportare miglioramenti ai suoi microscopi e nel 1857 introduce il primo microscopio composto, che impiegava un obbiettivo e un oculare, si chiamava "Stand I". Nel 1861 i miscroscopi di Carl Zeiss sono definiti tra i migliori strumenti costruiti in Germania ed egli vinse una medaglia d'oro alla Thuringian Industrial Exhibition. Nel 1864 l'attività si è così allargata che è necessario un terzo trasloco in Johannisplatz 10 per ospitare i macchinari e soprattutto gli ormai 200 dipendenti. Nel 1866 la fabbrica produce il suo millesimo microscopio. Nello stesso anno inizia la proficua collaborazione col Dottor Ernst Abbe (23.1.1840/14.1.1905), un promettente ventiseienne docente di matematica e fisica all'Università di Jena, che nel 1875 diventa socio effettivo dell'azienda di Carl Zeiss. Il 4 gennaio 1884 ai due soci si aggiungono anche Otto Schott (17.121851/27.8.1935), un ottimo chimico che aveva preso un dottorato all'Università di Jena, e il figlio di Zeiss, Roderich, insieme gettano le basi, con un laboratorio tecnico del vetro, di quelle che sono poi divenute le Vetrerie Schott. Alla morte di Carl Zeiss il 3 dicembre 1888, Ernst Abbe costituisce la Fondazione Carl Zeiss (la "Carl-Zeiss-Stiftung") che diverrà in seguito unica proprietaria dell'impresa Carl Zeiss (nel 1891) e delle Vetrerie Schott (nel 1919). All'alba del nuovo secolo, nel 1900 la Zeiss ha 1.070 dipendenti. Nel 1903 Abbe lascia l'azienda per andare in pensione a causa della sua cattiva salute (morirà il 14 gennaio 1905) e viene sostituito dal dott. Siegfried Czapski. E' interessante sapere che il logo della Carl Zeiss, che si vede in questa pagina, è opera di Erich Kuithan (n. 1875, m. 1917) e rappresenta il nome della società all'interno di una lente acromatica per microscopio. Dal 1902 Carl Zeiss divenne pioniere anche nella fabbricazione di obbiettivi per macchine fotografiche. Un marchio come il "Tessar" è universalmente conosciuto e fu introdotto proprio quell'anno con il nome di "occhio d'aquila".
Ma veniamo ora a parlare della materia che ci interessa: le cineprese.
Nel 1913 il dott. Hans Lehmann, all'Ernemann Werke di Dresda costruisce un prototipo di cinepresa molto veloce (lanciata sul mercato dall'Instrument Department della Zeiss Ikon con il nome di "Zeitlupe"). Vi è da dire che già nel 1909 la Ernemann, unitamente alla Hüttig e alla Wünsche, fondavano con il dipartimento che si occupava di macchine fotografiche della Carl Zeiss, la ICA AG Company con sede proprio a Dresda. Più tardi questa società incorporava altre aziende del settore (la Optische Werke di Berlino e la Contessa-Nettel di Stoccarda), che avevano capito che, per guadagnare un posto di primo piano in Europa e nel mondo, era necessario unire gli sforzi di tutti. Ed è così che nel 1926 nasce una nuova impresa, che prende il nome di Zeiss Ikon AG, con sede a Dresda. Nel 1923, prima quindi di quest'ultima fusione, la Zeiss contava già 5.000 dipendenti, e continuava a crescere, nonostante la recessione e la depressione degli anni venti. Dal 1926 la Zeiss Ikon diviene un colosso nella fabbricazione di obbiettivi ("Tessar", "Biotar" e "Sonnar") e di macchine fotografiche. Nel 1932 la Zeiss entra prepotentemente nel mondo delle macchine fotografiche 35mm, sfidando la sua grande rivale Leica. Quanto più propriamente alle cineprese, si ricorda che la ICA AG, prima della incorporazione con la Zeiss Icon, aveva prodotto una cinepresa 35mm, chiamata "Ica-Kinamo", che funzionava con avanzamento della pellicola manuale. Già due anni dopo veniva aggiunto un meccanismo a molla che, una volta caricato, faceva avanzare la pellicola. Dopo l'incorporazione nella Zeiss Ikon questa macchina fu ribattezzata "Kinamo N 25". Nel 1929 anche la Zeiss Ikon inizia la produzione di cineprese nel nuovo formato, il 16mm. Oltretutto la Zeiss produce una cinepresa dalle qualità eccezionali, e dal peso e dalle dimensioni molto contenute, solo un chilogrammo o poco più e misura 58x110x98mm. Montava un Tessar f/2,7 da 15mm e poteva intercambiarlo con altri obbiettivi da diverse focali. Nel 1931 esce la "Kinamo KS 25" dotata di un eccezionale Sonnar f/1,4 da 25mm; ha la caratteristica di essere provvisto di un attacco a baionetta, in modo da renderlo velocemente intercambiabile con un obbiettivo tele o un grandangolare. Altra caratteristica notevole era quella di poter verificare nel mirino quanto film era ancora disponibile. Arriva l'anno 1932 e la Zeiss Ikon produce quella che per molti era un sogno: la "Movikon 16". Tale cinepresa aveva tante e tante innovazioni da essere effettivamente considerata come qualcosa di rivoluzionario, e ciò soprattutto grazie alla qualità degli obbiettivi ed al sistema di accoppiamento dei medesimi al mirino. Ma solo un anno dopo esce anche la "Movikon K 8"; era dotata di un obbiettivo "Sonnar" f/2 da 10mm, ma l'acquirente poteva anche acquistarla con il più economico "Novar" f/2,8 da 10mm. Nel 1936 la Zeiss Ikon immette sul mercato la "Ikophon" una cinepresa 16mm. E' una sorta di mostro, pesa infatti 20 kg. e misura ben 340x290x230mm. Proprio per queste dimensioni è però in grado di contenere una cartuccia per 120 metri di film. Nel 1945, a causa della guerra, si assiste alla parziale distruzione della fabbrica di Jena. Nel 1946, con la rinascita generale della Germania, inizia anche la ricostruzione della Zeiss però ad Oberkochen, nella Germania Ovest. Nel 1948 le imprese della Fondazione di Jena vengono espropriate, senza alcuna forma di risarcimento, dal Governo della Germania dell'Est. Nel 1949 il Governo del Land del Baden-Württemberg in Germania Federale dichiara la città di Heidenheim nuova sede legale della Fondazione Carl Zeiss. Da questo momento esistono due aziende pressoché omonime, ma distinte: una a Jena e l'altra ad Oberkochen. La separazione delle imprese Zeiss di Oberkochen e Jena, durata 45 anni, termina col crollo del muro di Berlino nel 1989. Con la riunificazione delle due Germanie e 18 mesi di trattative si riesce infine a trovare una soluzione a tutti i problemi esistenti: il 7 novembre 1991 viene firmato a Francoforte l'atto di costituzione della Carl Zeiss Jena GmbH. Tale documento, a regolamentazione del trasferimento della produzione chiave di Jena alla Carl Zeiss Jena GmbH, conferisce alla Carl Zeiss Oberkochen il 51% delle quote della Carl Zeiss Jena GmbH e la direzione aziendale. Il restante 49% è detenuto dal Land della Turingia. Dal 1994 la Fondazione Carl Zeiss ottiene doppia sede: Heidenheim e Jena. Ma torniamo a quei tempi. Alla fiera Photokina del 1952 la Zeiss Ikon presenta una nuova cinepresa da 8mm, la "Movikon 8", dotata di un obbiettivo "Movitar" f/1,9 da 10mm, che poteva inquadrare un oggetto avvicinandosi fino a 20 cm. Il suo ideatore, Rudolf Taesler, doveva avere qualche "problema" perchè l'uso di questa macchina è così complicato tale da divenire un "caso". Questa cinepresa doveva essere tenuta in mano come una macchina fotografica, perchè ne ricorda proprio la forma. E questa forma piuttosto strana comportava difficili "evoluzioni" per inserire il film. Questo, infatti, usciva dalla bobina e doveva essere ritorto per passare davanti all'otturatore, e nuovamente ritorto per farlo entrare nella bobina di destinazione. Una volta sistemato, il film appariva "intrecciato a croce". Nel 1958 esce un modello modificato e più economico, la "Movinette B", con un obbiettivo "Triotar f/2,8 da 10mm. L'anno dopo esce la "Zeiss Ikon Movikon 8 B", che si caratterizzava per essere più voluminosa e più pesante. Alla Photokina del 1963 viene presentata una nuova macchina, la "Zeisas Ikon Moviflex Super", molto più pesante (1.650 kg.) e ancor più voluminosa (68x140x211 mm). Era tuttavia dotata di un obbiettivo zoom, lo "Zeiss Vario-Sonnar" f/1,9 da 7,5-30 mm. Era una macchian non solo voluminosa e pesante ma anche piuttosto costosa (costava 1.800 marchi di allora, ben oltre il triplo delle cineprese precedenti). Fino al 1967 la Zeiss non aveva ancora prodotto cineprese utilizzatrici del formato Super-8; in quell'anno la Zeiss vi pone riparo producendo la "Moviflex S 8" dotata di un "Zeiss Vario-Sonnar" f/1,9 da 9-36 mm. Dopo questo, escono vari modelli tutti con Super-8, ma l'attività di produzione di cineprese viene abbandonata definitivamente dalla Zeiss Ikon alla fine del 1972.

Kinamo N 25
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Splendida cinepresa, costruita nel 1926. Ma le sue "radici" devono essere fatte risalire a qualche anno prima. La ICA AG, prima della incorporazione con la Zeiss Icon, nel 1921 aveva prodotto una cinepresa 35mm, chiamata "Ica-Kinamo", che funzionava con avanzamento della pellicola manuale. Già due anni dopo veniva aggiunto un meccanismo a molla che, una volta caricato, faceva avanzare la pellicola. Dopo l'incorporazione nella Zeiss Ikon questa macchina fu ribattezzata, appunto, "Kinamo N 25".
E' una 35mm. Macchina compatta, misura 150x120x95mm, ma al contempo parecchio pesante: 2,530 kg.
La macchina è perfettamente funzionante. Il corpo è in metallo, ricoperto di pelle nera.


Kinamo S 10
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E' una stupenda cinepresa, costruita nel 1929 e fu prodotta fino al 1936. E' una 16mm, molto compatta, con una struttura meccanica incredibile. Aprendo lo sportello, dove alloggia il film, vi è un contenitore in metallo aprendo il quale si accede alle due bobine. Ill film è così ottimamente isolato!
Monta un obbiettivo Zeiss Tessar 1:2,7 15mm, fornito di vari filtri.
Misura 58x110x98 mm, e pesa 1,150 kg.
Il corpo è in metallo, ricoperto di pelle nera.
E' macchina abbastanza rara e molto ricercata, sicché ha un buon valore sul mercato collezionistico.

Zeiss Ikon Movikon 8

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La prima Movikon 8, quando ancora aveva una forma "normale" (vedi quella costruita nel 1956). Fu costruita nel 1933 e fu dotata di un obbiettivo Sonnar 1:2 f 10mm, intercambiabile.
Le sue misure sono 58x120x105 e pesa ben kg. 1,500. Purtroppo ha il meccanismo bloccato. Pelle in buone condizioni.

Zeiss Ikon Movikon K 8

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Questa Movikon 8, a cui stata aggiunta la sigla "K", fu costruita nel 1939 e fu dotata di un obbiettivo Zeiss Sonnar 1:2 f 10mm, intercambiabile.
Le sue misure sono 63x127x140 e pesa ben kg. 1,450. La macchina funziona perfettamente. E' cinepresa di buon valore sul mercato collezionistico.


 

Zeiss Ikon Movikon 8

 

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Costruita nel 1956, questa splendida cinepresa è dotata di un obbiettivo Zeiss Movitar f/1,9 da 10mm. Pesa 0,975 kg. e misura 147x85x65mm. Ha corpo in metallo di colore verde, con inserti grigi. Questa cinepresa fu pensata per assomigliare ad una macchina fotografica. La forma piuttosto strana comportava difficili "evoluzioni" per inserire il film. Questo, infatti, usciva dalla bobina e doveva essere ritorto per passare davanti all'otturatore, e nuovamente ritorto per farlo entrare nella bobina di destinazione. Una volta sistemato, il film appariva "intrecciato a croce". Il primo modello, costruito nel 1952 aveva il corpo di colore bruno scuro ed era privo di esposimetro.

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