
Braun AG, Eschborn (Niezsoldi & Kramer, München) - Germany
cineprese, in modo da coprire tutto il mercato. Ma i due tedeschi non si accontantavano; era passato solo un anno e nel 1933, primi in Europa, fecero uscire la prima cinepresa da 8mm: la "Nizo 8 E". Ancora una volta l'azienda tedesca pensava che la gente tendesse sì a divertirsi con il cinema amatoriale, ma che puntasse anche a spendere poco: oltretutto a quei tempi non si stava certamente allegri in quanto a danaro. Si pensi che, allora, una bobina di film Kodak da 16mm costava circa il 10% dello stpendio medio mensile, mentre una bobina prodotta da Niezoldi e Kramer costava solo il 3% (32 marchi la bobina da 16mm contro i 13 della bobina da 8mm). La seconda guerra mondiale, nonostante la Germania ne fosse coinvolta in pieno, non fermò la produzione delle cineprese Nizo. Certamente alla fine della guerra non erano molti gli europei e tanto meno i tedeschi che avevano soldi da spendere nell'acquisto di cineprese; erano sicuramente altri i problemi. Cosicchè la Nizo iniziò a produrre elementi di macchinari per l'agricoltura. Ma non passò molto che la società riprese a produrre cineprese, dedicandosi del tutto all'8mm. Nel 1938 avevano brevettato un nuovo sistema: era giunto il momento di utilizzarlo. Nacque così la Nizo "Heliomatic": si trattava di una cinepresa che era equipaggiata con un meccanismo di controllo dell'esposizione. Aveva poi la possibilità di montare due o tre obbiettivi, che potevano essere intercambiati molto velocemente, a mezzo di un'apposita leva. Quanto al sistema di controllo dell'esposizione, era indubbiamente ingegnoso: nel mirino si potevano vedere due aghi; con una apposita leva li si potevano muovere fino a che essi non si trovavano allineati. Nel 1950 la produzione della storica "Nizo 8" arrivò alla serie "AK", dove la sigla significava "Agfa-8mm-Kassette". In altre parole questa macchia utilizzava delle cartucce contenenti 10 metri di pellciola. Nel 1951 la Nizo produsse la "Heliomatic S 2 R"; si trattava di una macchina con una torretta che portava due obbiettivi, un "Rodenstock Ronar 12.5mm f/1.9" e un "Rodenstock Euron 37.5mm f/2.8". Nel 1955 si cambia registro, la Nizo inizia la produzione della storica "Exposomat". E' una macchina bella e tecnologicamente avanzatissima; se ne faranno vari modelli, tutti sempre molto apprezzati. Ma i diritti in possesso della Nizo non erano eterni, e quando spirarono, iniziarono anche i guai per la società tedesca. Alla fine degli anni '50 il mercato era divenuto sempre più difficile, la concorrenza di altre aziende, con maggior disponibilità di capitali, era spietata. Nel mese di febbraio del 1962 la Nizo era sull'orlo del fallimento, e ci volle l'intervento della Braun AG per salvarla. E' qui che si intrecciano i destini di due grandi aziende. La Braun era stata creata nel 1921 dall'ing. Max Braun. Nel 1951 egli morì, ma i suoi figli Artur e Erwin gli subentrarono, dando una notevole "spinta" alla società creata dal padre. La Braun produceva svariati prodotti: dalle radio ai fonografi, dalle torce elettriche ai rasoi. Nel 1952 i due Braun iniziarono a specializzarsi nella produzione di flash per macchine fotografiche, settore in cui raggiunsero l'eccellenza. E' chiaro allora che il connubio tra la tecnologia della Nizo e il design dei prodotti Braun portò beneficio ad entrambi i marchi.
Nizo Heliomatic Trifo
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Nizo Exposomat 8 T
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Nizo Heliomatic 8 S 2 R
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Cine Nizo 8 E Model A
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Cine Nizo 8 SO
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Cine Nizo S 2 T
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