Elmo

Elmo Co. Ltd., Nagoya, Giappone

 La Elmo fu fondata da Hidenobu Sakaki nel 1921 come industria produttrice di proiettori. Ma Sakaki non era uomo che si accontentava, voleva che la sua azienda divenisse famosa come produttrice anche di cineprese, in modo da offrire al pubblico tutto quello che era necessario per fare film in proprio. La prima cosa a cui pensò fu quella di trovare un nome che facesse colpo e che poteva essere ricordato facilmente. Scelse "ELMO", che significa "Electricity, Light, Machine and Organization". Questa fabbrica si buttò subito nella ricerca, perché Sakaki voleva costruire modelli nuovi e soprattutto all'avanguardia. Nel 1926 la Elmo produsse il primo proiettore giapponese da 35mm. Nel museo storico della Elmo, che si trova in Giappone, a Nagoya, si può ammirare un proiettore Elmo del 1928, una scatola di legno con una fessura dove andavano inserite le monete per il funzionamento. Dopo aver inserito la moneta si può osservare all'interno un tremolante filmato, che dura solo un minuto. Il 1933 è l'anno nel quale la Elmo iniziò ad esportare i suoi primi proiettori 16mm. L'anno successivo la Elmo esportò in Germania e Gran Bretagna un proiettore in grado di riprodurre diversi formati (8mm, 9.5mm e 16mm): era l "Elmo Y", dove la "Y" sta per "Yakushin", che era il nome con cui era conosciuto in Giappone. Ma bisogna arrivare fino al 1935 per vedere la prima cinepresa prodotta dalla Elmo. Si chiamava "Elmo Model Cine 16". Questa cinepresa era molto simile a quelle che in quegli anni venivano fabbricate in America. La tecnologia della Elmo faceva passi da gigante: già nel 1936 venne prodotto il primo proiettore sonoro da 16mm. Nel 1937 la Elmo produsse la prima cinepresa 8mm: assomigliava molto alla francese Emel. Era fornita di un obbiettivo f/1,3 prodotto dalla Olympus. Dopo tale modello la Elmo decise di aprire una fabbrica a Nagoya per produrre in proprio gli obbiettivi. Ma la Elmo guardava sempre avanti; pur prendendo spunto dai rivali, i propri tecnici inventavano sempre tecniche nuove. E' il caso ad esempio della cinepresa "C-200". Questo straordinario prodotto fu il primo al mondo che poteva utilizzare indifferentemente film Single-8 e Super-8, era sufficiente sostituire il dorso: ve n'era uno per il formato Single-8 e uno per il formato Super-8. Poco più tardi la Elmo produsse il modello "C-300" che, con il medesimo sistema, poteva utilizzare sia il Double-8 che il Double-Super-8. La storia della Elmo è piena di grandi invenzioni e di grandi successi, sia nel campo delle cineprese che in quello dei proiettori. Come ad esempio la cinepresa costruita con la Agfa, che era in grado, oltre che di riprendere un filmato, anche di scattare singole fotografie. Era un sistema talmente ingegnoso che il proiettore era in grado di riconoscere il punto in cui l'operatore aveva scattato l'immagine fissa, attraverso un diodo che emetteva una luce intermittente, posizionato sul bordo del film, nel punto dove l'immagine fissa era stata impressa. Ma i tempi del formato 8mm stavano scadendo, nuove tecnologie stavano avanzando. E la Elmo subì un gravissimo colpo, perché aveva dedicato tutta la sua ricerca esclusivamente puntando su questo formato. Oggi la Elmo è ancora in vita, ma appartiene alla Toshiba, e costruisce componenti per questa azienda. La Elmo, nella sua storia, ha prodotto più di 75 modelli, uno più innovativo dell'altro, e questa azienda, senza dubbio, occupa un posto di primo piano nel panorama dei fabbricanti di cineprese.

 

Elmo Super 106

 

Questa cinepresa fu costruita nel 1974 ed è dotata di un obbiettivo Elmo Zoom 1:1,8 8-50mm, e misura 82x110x210mm. Funziona a batteria e si caricava con un cartridge.

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